Nel ventunesimo secolo il dipinto risulta essere ancora una presenza vivace e squillante tra le varie espressioni artistiche. E proprio nel momento in cui la tecnologia incalza e l’innovazione avanza a grandi passi, un numero considerevole di artisti sta utilizzando la pittura come proprio media comunicativo. In un’epoca che ci trascina nei suoi processi accelerati di produzione e di comunicazione in cui le immagini pubblicitarie incessantemente scivolano sotto il nostro sguardo, gli artisti dipingono, mettendo l’osservatore di fronte a un tipo di immagine diversa che risponde a questa pulsante frenesia con una temporalità da riscoprire.
Perché nel duemila gli artisti sentono l’esigenza di dipingere? Perché proprio questo mezzo, così vecchio, in un’era così moderna? Di cosa tratta la pittura contemporanea? In che modo affronta tali argomenti?
Queste domande escludono a priori quell’opinione secondo cui la pittura è finita: gli artisti dipingevano secoli fa e lo fanno adesso, coraggiosamente e con grinta, parallelamente ad altri artisti che utilizzano diversi linguaggi all’interno di un sistema dell’arte sempre più complesso.
La pittura è libera da schemi e convenzioni, e l’artista oggi non deve necessariamente essere vincolato da nessuna corrente o tendenza per farsi strada. Diventa fondamentale, a tal proposito, lo sviluppo di un linguaggio quanto mai soggettivo e personalizzato.
Tutto può essere attuale se dipinto con delle motivazioni forti.
